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16 Dicembre 2020
Catalogo ISAGRO 2021 - Soluzioni per l’agricoltura italiana
Per ISAGRO un catalogo non è solo una vetrina ordinata e fruibile dei prodotti di un’azienda. Con il suo Catalogo 2021 - Soluzioni per l’agricoltura italiana. L'azienda italiana degli agrofarmaci si pone un ulteriore obiettivo: offrire agli agricoltori italiani uno strumento formativo e di supporto nella difesa e nella nutrizione delle proprie colture durante la prossima stagione. Rispetto alla passata edizione, il Catalogo Isagro 2021 è fortemente innovativo. Il raddoppiato numero di pagine è organizzato su tre sezioni: Rameici, Feromoni e tecnologie d’utilizzo, Bioagrofarmaci. Il Catalogo risulta così un agile strumento scientifico, destinato agli operatori del comparto agricolo che esigono alta affidabilità e professionalità nella gestione fitosanitaria. Il Catalogo Isagro 2021, dunque, indica soluzioni di Agricoltura Integrata e Biologica - 100% made in Italy, che assicurino anche la giusta sostenibilità ambientale. Nel corso dell’anno gli argomenti sulle migliori strategie di nutrizione e difesa saranno approfonditi da un articolato calendario di Webinar con i quali gli esperti di ISAGRO incontreranno gli agricoltori italiani per parlare di problematiche ed opportunità del settore. IL Catalogo 2021 è anche una presa di posizione strategica con la quale Isagro si schiera al fianco degli imprenditori agricoli italiani per essere un importante protagonista del “Laboratorio tricolore green”, un unicum in Europa. L’agricoltura italiana è infatti prima in Europa per valore aggiunto (32,2 miliardi di euro) e seconda – dietro alla Francia ma davanti alla Germania – per valore della produzione (56,7 miliardi) (Fonte Nomisma-Cibus Forum 2020). Ma soprattutto, il contributo del settore agricolo italiano alle emissioni nazionali di gas serra è intorno al 7%, una quota inferiore di ben tre punti percentuali rispetto alle emissioni agricole nella Ue (10%). Del resto, il numero di aziende agricole impegnate nel biologico vede salire a oltre 80mila gli operatori coinvolti (+2%) mentre anche le superfici coltivate a biologico sono arrivate a sfiorare i 2 milioni di ettari (+2%), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Sinab.